CICLOCROSS. ALICE ARZUFFI ORGOGLIO LOMBARDO

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E’ il romanzo del ciclismo femminile italiano, che in Belgio scrive un nuovo capitolo della sua straordinaria crescita grazie alla lombarda Alice Arzuffi. Il ciclismo rosa passa dai trionfi iridati e continentali in pista e su strada di Letizia Paternoster, Elisa Balsamo, Vittoria Guazzini, Gloria Scarsi, Elisa Longo Borghini e Maria Giulia Confalonieri (cugina dell’Arzuffi) alle nuove imprese nel Ciclocross. Spunta così la vittoria di Alice Arzuffi a Gavere, nella quarta prova del Telenet-Superprestige una tra le piazze più ambite e spettacolari che incoronò per due volte anche Daniele Pontoni nel 1992 e nel 1994. Ha emozionato tutto e tutti, ha sconfitto le straniere in casa loro, e ha fatto vivere al Cicloross azzurro una giornata indimenticabile. A Gavere la 23enne di Seregno (diploma in orientamento e design conseguito al Liceo Artistico di Giussano) firma una storica impresa, è la prima atleta italiana a vincere una prova della prestigiosa Challange.

“Dopo l’arrivo faticavo a crederci ho perfino perso gli occhiali-racconta con entusiasmo Alice-. Devo dire che sono piacevolmente stupita di quello che ho fatto, è stata una grande prestazione. In gara ho trovato la giusta tranquillità e concentrazione, e quel che più conta la sicurezza nei miei mezzi”.

A gennaio 2017 Alice lascia Seregno, città della provincia di Monza e Brianza, per andare a vivere a Herentals nel comune di Anversa il paese del grande Rik Van Looy. Sceglie la strada che molti campioni intrappresero prima di Lei come Maurizio Fondriest che si trasferì alla corazzata Panasonic nel biennio 91′-’92, e più recentemente del pluriridato di motocross Tony Cairoli che vive tra Roma e il Belgio.

“Vivere e correre in Belgio era un mio sogno e ora è diventato realtà. E’ una cosa talmente bella che mi viene da piangere di gioia. Sono felice. Ho fatto molti sacrifici per arrivare fino qui e il merito è anche della squadra – Steylaerts 777 – dei direttori sportivi Bart Wellens a Mark Janssens che mi hanno fatta crescere sotto ogni aspetto”.

Tirando le somme, da fine settembre a oggi, una crescita invidiabile, che pure ha avuto i suoi momenti di sfortuna, crediamo che tu debba essere soddisfatta del tuo salto di qualità.

“Lo sono eccome. Se mi avessero detto, ancora pochi anni fa, che un giorno avrei vinto una prova del Superprestige mi sarei messa a ridere”.

Dopo questa grandissima prestazione Arzuffi guarda avanti: sabato correrà a Tabor nella Repubblica Ceca la prova di Coppa del Mondo, e domenica 18 novembre l’internazionale di Hamme Zogge in Belgio.

da La Gazzetta dello Sport