BASSO. Il varesino pronto a tornare in bicicletta

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Un mese fa ieri lasciava il Tour de France, era il 13 luglio e la Grande Boucle sostava a Pau per il giorno di riposo prima dei Pirenei. Un dolore al testicolo lo faceva soffrire da giorni e Ivan ne aveva parlato con il suo medico sociale di riferimento, il quale si era attivato contattando lo staff tecnico del Tour de France. Tutto in velocità, tutto fatto con estrema coscienza e professionalità, il responso da far raggelare le vene: tumore al testicolo da rimuovere con altrettanta celerità. Addio al Tour, due giorni dopo l’operazione al San Raffaele (l’équipe del professor Montorsi, ndr). Ora Ivan Basso, raggiunto telefonicamente da tuttobiciweb a Livigno dove si trova con la famiglia, aggiunge un ulteriore tassello alla sua rinascita. «Va tutto molto bene e sono davvero felice di poter dire che dal 17 potrò anche tornare in bicicletta. Questo per me è il segno tangibile della guarigione». Questa la notizia più bella, per il resto bisogna aspettare, senza fretta, come lo stesso corridore varesino del team Tinkoff ci comunica. «Il mio futuro? Ci vuole pazienza, devo vedere tante cose, devo riflettere. Ne sto parlando con mia moglie Micaela e con la squadra, voglio fare le cose per bene e soprattutto voglio fare bene le cose per la mia salute. Come vi ho detto il risalire in bicicletta è già una cosa di per se bellissima. Per me la bicicletta è vita. È salute. È piacere. È tutto. Per il momento va bene già così, per il futuro occorre avere ancora un po’ di pazienza. Magari con una o due passeggiate in sella alla mia Specialized alla fine avrò anche le idee più chiare: la bicicletta mi ha sempre ispirato molto».

da tuttobiciweb.com

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